I gatti sono animali rigorosamente carnivori e, come i loro antenati selvatici, in natura cacciano e mangiano piccoli animali, come topi, ratti, conigli, uccelli, pesci, a volte scoiattoli, rettili e insetti.
La loro alimentazione naturale, costituita di queste piccole prede, cacciate in modalità solitaria e assunte in tanti piccoli pasti consumati durante il giorno, è ricca in proteine, grassi e ha un basso contenuto in carboidrati. Queste piccole prede, pur essendo appartenenti a famiglie, a generi e a classi diverse, hanno una simile composizione percentuale di macronutrienti: 60% e oltre di proteine e 25-30% di lipidi. Il contenuto in carboidrati è piuttosto basso, per gran parte derivante da quello che è il contenuto gastrico della preda stessa. Ad esempio, l’alimentazione di volatili e di topolini si basa su carboidrati e il gatto, mangiandoli ingerisce anche i carboidrati contenuti nel loro apparato gastroenterico.
Strettamente carnivori significa che i gatti hanno bisogno di sostanze nutritive che si trovano solo nella carne che è la fonte principale del loro nutrimento. Le loro caratteristiche di metabolismo, anatomia, fisiologia e comportamento mostrano i segni tipici dell'essere un vero carnivoro.
Hanno delle peculiarità nutrizionali, una di queste riguarda alcuni aminoacidi, fra cui l’arginina e la taurina, che nel gatto sono essenziali, il gatto non li può sintetizzare, non li può autoprodurre, ma li deve ricevere con la dieta. L’arginina, tuttavia è un aminoacido contenuto in moltissimi tessuti di origine animale che il gatto riceve nella dieta, è quindi praticamente impossibile che vada incontro ad una sua carenza. Non è così per la taurina. La taurina è un aminoacido essenziale di cui il gatto ha un elevato fabbisogno. È importante per la funzionalità del miocardio, per l’apparato riproduttore e perché è coinvolta nella funzionalità degli acidi biliari. Dobbiamo essere sicuri che nella dieta ce ne sia un apporto in quantità adeguate.
Per quanto riguarda le quantità da dare da mangiare al gatto, queste dipendono dal peso, dal livello di attività e dal temperamento del singolo gatto, dal metabolismo, dall'età e dal suo stato di salute. Dipende anche se il clima è caldo o freddo, quando fa molto caldo i gatti tendono a mangiare di meno. In particolare, per il gatto adulto, una prima distinzione da fare è quella tra il gatto indoor e gatto outdoor. I gatti indoor hanno un fabbisogno energetico di quasi la metà rispetto ai gatti outdoor che si devono procacciare il cibo.
Questa distinzione è molto importante, poiché il rischio di sovralimentazione del gatto indoor è reale e può tradursi di fatto a predisporlo a patologie derivanti dal cresciuto apporto energetico.
Un’altra distinzione da fare è tra gatto sterilizzato e non sterilizzato, il primo ha un fabbisogno energetico minore.
Se il gatto è anziano ma in salute, è opportuno aumentare la quota proteica per preservare la perdita di massa magra e cambiare dieta favorendo alimenti ad elevata digeribilità, dobbiamo fornire ingredienti più facilmente digeribili per compensare la perdita di efficienza digestiva di proteine e grassi. È inoltre importantissimo aumentare la quota di acqua. Il gatto è un animale che di per sé beve pochissimo, quello anziano ancora di più.
Il Sacro di Birmania richiede un'alimentazione equilibrata anche per preservare la salute e la bellezza del mantello. Le proteine animali sono essenziali per il suo benessere: carni come pollo, tacchino, manzo e pesce (soprattutto salmone e tonno) sono ottime fonti di proteine.
È importante scegliere cibo per gatti, sia secco che umido, di alta qualità e con una percentuale elevata di carne.
I grassi animali, in particolare quelli presenti nel pesce, sono fondamentali per mantenere la pelle sana e il mantello lucido. Gli acidi grassi Omega-3 e Omega-6, presenti in questi alimenti, aiutano a preservare la lucentezza e la morbidezza del pelo, una caratteristica distintiva del Sacro di Birmania, con il suo mantello semi-lungo e setoso.
• Cioccolato, cipolla, aglio, uva, uvetta, avocado: Sono tossici per i gatti.
• Latte vaccino: Può causare disturbi gastrointestinali, poiché molti gatti sono intolleranti al lattosio.
• Zuccheri e dolci: Devono essere evitati, in quanto possono favorire la comparsa di carie dentali, obesità e diabete.
• Cibi grassi o fritti: Possono provocare problemi digestivi e aumentare il rischio di obesità.